giovedì 21 gennaio 2016

Fantasma

E quindi questo è il primo, vero post del blog, dopo quello introduttivo, che vi invito a leggere per meglio comprendere lo "spirito" di questo blog. 

Ne ho sentiti di rumori strani da bambino in camera mia e avrò sicuramente modo di parlarvi di ognuno di questi, ma il ricordo che è affiorato oggi è quello del Fantasma. Il Fantasma non appariva (anche se una volta lo ha fatto, ma tempo al tempo), ma si manifestava con un suono, sempre uguale e, per quanto io possa ricordare, sempre quando fuori era buio.

La sua manifestazione cominciava con un rombo continuo che non saprei meglio definire se non "la nota grave di un trombone". Il rumore era sempre identico e della stessa durata, venti o trenta secondi per poi diventare sempre più acuto e meno forte fino a sparire del tutto.  Chissà perché e chissà come, io mi ero messo in testa che doveva essere un fantasma, che il rumore fosse prodotto dalla sua gamba di legno che strascicava sul pavimento del corridoio (lungo dalla prospettiva di bambino) di casa. Ero convinto che il fantasma potesse uscire solo quando buio e che di giorno si rifugiasse nella tromba dell'ascensore. Una sera, mentre giocavo con un bambino vicino di casa ho persino immaginato (tanto che oggi non ricordo di essermelo inventato, ma l'immaginazione fa parte del ricordo stesso) di vederlo. È arrivato il rumore e così mi sono lanciato nel corridoio e l'ho visto, illuminato dal potente fascio di luce della mia PILAQUICK, mentre avanzava lungo il corridoio.  Spaventato mi sono ritirato e quando mi sono fatto coraggio per una seconda occhiata, non c'era più (il rumore si, invece).


Ahimè, anni dopo ho scoperto chi fosse il fantasma: il cesso dell'inquilino del piano di sotto. Me ne sono accorto perché anche lo scarico del mio bagno, in quel periodo (ormai ero cresciuto) ha cominciato a dare lo stesso problema. Insomma era soltanto aria nelle tubature. Il rumore era sempre pressoché identico perché lo sciacquone del bagno impiega il suo tempo ben preciso a ricaricarsi ed il suo rubinetto si apre, bene o male, sempre allo stesso modo. Insomma, le visite notturne al bagno che l'inquilino del piano di sotto (ormai defunto, ma di lui e della tromba dell'ascensore [ancora lei] ne parleremo in futuro), si concedeva erano il mio fantasma. 


RIASSUNTO DEL POST: Da bambino avevo paura per un rumore che di notte irrompeva senza preavviso nella quiete della cameretta. Fantasticavo (con timore) si potesse trattare di un fantasma che girava per casa, ma alla fine, anni dopo, ho realizzato trattarsi soltanto dello scarico malfunzionante del cesso del piano di sotto.


Pensiero Scatenante: Domani (Oggi, visto che è passata la mezza) sarà il compleanno del figlio della mia compagna (compirà 9 anni) + La mia compagna sta ritinteggiando la camera da letto + Lei questa notte dormirà nella stanza del figlio. ->  La mia cameretta e la mia infanzia  -> Fantasma

martedì 19 gennaio 2016

Bile Nera

Ha ancora senso scrivere un blog ai tempi di Facebook? Forse. Come tutte le idee che ho avuto non so ancora per quanto tempo questa pagina andrà avanti attivamente. Probabilmente per poco, ma per adesso non è un aspetto importante. Ho scritto altri blog in passato, spinto da motivazioni differenti e che adesso non aggiorno più da diverso tempo. In teoria avrei potuto continuare la, con i contenuti che inserirò qui, ma le cose sono cambiate e non è il caso.  Il titolo di questo blog, "Bile Nera" la dice tutta. La melancolia deriva dal greco, e letteralmente vuol dire appunto bile nera

Tanto per citare l'onnipresente Wikipedia: 

Gli antichi Greci, da Ippocrate in poi, ritenevano che i caratteri umani e, di conseguenza, i loro comportamenti, fossero frutto della varia combinazione dei quattro umori base, ovvero bile nera, bile gialla, flegma ed infine il sangue (umore rosso). Il significato di "umore nero" (umore dal greco ygrós, "umido, bagnato") non era da ricollegare al senso moderno di rabbia o stizza, ma piuttosto al "dolce oblio", una leggera venatura di tristezza che pervadeva il carattere, rendendolo profondo ed orientato alla pace ed all'introspezione. La malinconia si distingue benissimo dalla comune tristezza in quanto il malinconico ha uno stato di "consapevole impotenza" vicina alla depressione e rivolta al passato. 

L'idea di questo blog nasce dalla nuova necessità di purgare la mente dal passato, o di mungerla per far riaffiorare ancora di più i ricordi. Ecco perché la necessità di un blog tutto nuovo. Non voglio correre il rischio che chi oggi fa parte della mia vita potrebbe interpretare male questo sguardo al passato. Avevo addirittura pensato di scrivere in inglese su qualche piattaforma sconosciuta in Italia, ma poi ho preferito rimanere sul buon vecchio Blogger.

Le esperienze ed i ricordi che si suppone andrò a condividere, sono naturalmente personali e potranno sicuramente apparire superficiali e non meritevoli di ricordo o di rimpianto. È naturale. Tuttavia, il potenziale lettore potrà essere stimolato e quindi ricordare vicende analoghe e raccontarle in un commento. Per questo forse un blog ha ancora motivo di esistere, ai tempi di Facebook. Proprio per la sua natura più riservata e di nicchia. Talmente tanto riservata e di nicchia che ho i miei dubbi che qualcuno arrivi su queste pagine a lasciare testimonianze personali.

Riassunto del Post: L'idea è quella di un blog "evocativo" di altri tempi. È chiaro che esperienze personali evocheranno probabilmente il nulla al Lettore Occasionale. Tuttavia i ricordi del LO potrebbero essere stimolati inducendolo a raccontare qualcosa di altrettanto personale nei commenti.